La Grecia è uno stato dell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'estremo lembo sud della penisola balcanica. È considerata la culla della democrazia, del pensiero e della civiltà occidentale.

Confina a Nord con Albania, Macedonia e Bulgaria, oltre che con la Turchia a nord-est.
Il nome originale della Grecia in lingua greca è Ελλάς = Ellás .


La religone cattolica in Grecia

La Chiesa cattolica greca è parte della Chiesa Cattolica universale, sotto la guida spirituale del Papa e della Santa Sede.
In base alla Costituzione nazionale, la comunità cattolica greca costituisce una minoranza religiosa (ma non etnica). Ai cattolici greci si aggiungono un anche maggior numero di cattolici stranieri stabilitisi in terra ellenica per diverse ragioni, che contribuiscono quindi a creare una comunità cattolica di circa 200.000 unità.
La maggior parte di essi (circa il 40%) si concentra nella megalopoli di Atene. Un cospicuo numero si trova nelle isole Cicladi, soprattutto Siros (8.000) e Tinos (3.000), ma anche a Salonicco, Volos, Kavala, Corfù, Patrasso, Giannitsa e in altre città della Grecia continentale.


Inomma in poche parole l'ortodossia esprime un intimidazione nei confronti delle religioni diverse da quelle ortodossa.

Piana degli Albanesi

*L'isola nell' isola* Piana degli Albanesi (in "Arbërisht" Hora e Arbëreshëvet; in "Siciliano" Chiana) è distante 30klm da Palermo.
È la più importante e popolata comunità Arbëreshë della Sicilia e sede vescovile dell'Eparchia bizantina. L'amministrazione comunale utilizza nei documenti ufficiali anche l'albanese.


Fondata nel 1488 da un gruppo di esuli
greco-albanesi, guidati da Giorgio Kastriota Skanderberg, in fuga dall' Albania(Morea) ove vi era l'invasione da parte dell'Impero turco ottomano musulmano. Nel corso dei secoli gli abitanti di Piana degli albanesi seppero conservare gelosamente le proprie radici culturali quali il rito bizantino greco ,di cui va fiera, la preziosa lingua, le tradizioni, e i costumi femminili ric­camente ricamati.


Realta dinamica e vitale, è
consapevole di dover difendere quanto gli avi albanesi, con paziente e ostinata tenacia, hanno saputo tramandare in oltre cinque secoli. *Rappresenta, con gli altri paesi Arbëreshe dell' Italia meridionale, un patrimonio UNICO.


SCENA POLITICA DELLA SERBIA

State ascoltando la nostra rubrica La Scena politica della Serbia. Lo scorso martedi’ il Presidente della Serbia ha presentato la domanda per l’ottenimento della candidatura ufficiale per l’adesisone all’Unione euroea. Alcuni rappresentanti politici ed esperti ritenevano che la domanda non doveva essere presentata prima dello scongelamento dell’accordo sulla stabilizazione e l’associazione con l’Unione. Pero’, la candidatura serba e’ stata appoggiata dalla Svezia, la quale ha la presidenza di turno dell’Unione europea, e dalla Spagna, la quale subentrera’ alla Svezia il 1 gennaio del 2010.

Il presidente Tadic ha detto che la consegna della domanda serba pere l’ottenimento della candidatura ufficiale per l’adesione all’Unione europea e’ un evento storico per la Serbia. Nel periodo di alcuni anni il nostro paese adempiera’ a tutte le condizioni necessarie per l’adesione. Le autorita’ serbe faranno il loro meglio per arrestare i latitanti che sono accusati dal tribunale dell’Aja, ha dichiarato Tadic. Il premier svedese Frederick Reinfeld ha espresso la soddisfazione perche’ ha ricevuto in persona la domanda serba. Egli ha detto che le integrazioni europee della Serbia rappresenteranno un passo importante verso la stabilita’ del vecchio continente.

Gli esponenti politici ed analisti ricodano che la Serbia dovra’ percorrere una strada lunga e difficile. Il suo sistema giuridico dovra’ essere allineato con quello dell’Unione. I media hanno ricordato la scorsa settimana che anche alcuni dei paesi della nostra regione che hanno presentato la stessa domanda stanno aspettando ancora la risposta positiva, perche’ le trattative con l’Unione europea durano a lungo e sono difficili. Le nostre autorita’ politiche donvranno rispondere a 4 mila domande dell’Unione europea, la quale valutera’ se il nostro paese sia in grado o meno di progredire sulla strada dell’adesione e con quale dinamnica potrebbe avvicinarsi alle sue istituzioni. Una delle condizioni fondamentali e’ la piena collaborazione con il tribunale dell’Aja. Se Belgrado non chiudera’ con successo questa collaborazione, probabilmente l’accordo sulla stabilizzazione e l’associzione non sara’ ratificato, ritengono gli esperti. Essi pero’ condividono il parere che la presentazione della candidatura era una buona decisione, perche’ in questo modo Belgrado ha dimostrato la sua determinazione. L’Europa dara’ la sua risposta probabilmente in primavera. La domanda serba sara’ inserita nell’ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio dei ministri. Se sara’ appoggiata da tutti i 27 paesi membri dell’Unione, essa sara’ inoltrata alla Commissione europea. La decisione serba di consegnare la domanda e’ stata appoggiata da molti paesi, includendo l’Italia, la Francia, la Grecia e la Spagna, mentre la Gran Bretagna e l’Olanda hanno espreso il parere che la consegna della domanda serba era una decisione precoce. Il premier Mirko Cvetkovic ha epsresso il parere che Belgrado ha fatto un passo importante verso l’adesione all’Unione europea. La presidentesa del parlamento Slavica Djukic Dejanovic ha ricordato che il parlameno ha varato piu’ di 300 leggi, in primo luogo quelle giuridiche, che sono in linea con la normativa europea. Sono importanti pure le leggi che hanno rafforzato la lotta alla criminalita’ organizzata, la difesa, la tutela dell’ambinete, l’agricoltura, l’educazione e il sistema sanitario. Presentando la nostra candidatura, abbiamo accettato di svolgere le nostre attivita’ secondo una precisa dinamica, la quale dovra’ essere rispettata, ha dichiarato la Djukic Dejanovic. Il governo ha comunicato che il processo dell’adesione all’Unione europea incentivera’ la realizzazione delle riforme politiche ed economiche nel nostro paese.

fonte : http://glassrbije.org/