La Grecia è uno stato dell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'estremo lembo sud della penisola balcanica. È considerata la culla della democrazia, del pensiero e della civiltà occidentale.

Confina a Nord con Albania, Macedonia e Bulgaria, oltre che con la Turchia a nord-est.
Il nome originale della Grecia in lingua greca è Ελλάς = Ellás .


Mafia russa e mafia cinese in Toscana

A differenza che nel passato il problema dell'infiltrazione della mafia russa nella nostra economia ha attirato maggiormente l'attenzione dell'opinione pubblica. Lo dimostra il fatto che nel giugno 2005 il quotidiano “La Nazione” si è occupato del problema. Più di recente il giornalista de “La Repubblica” Ferruccio Sansa ha collegato il riciclo del denaro sporco da parte della mafia russa - relativamente alla Romagna, alla Liguria ed alla Toscana - agli scandali finanziari della BPI. I passaggi dei c.d. “speculatori immobiliaristi” oggetto delle recenti cronache giudiziarie nella nostra regione devono destare attenzione.
Le zone a maggior rischio rimangono oltre alle coste, Forte dei Marmi, l'Isola D'Elba, Montecatini e la città di Firenze. Il recente ingresso in Toscana di società russe assieme alla ricchezza locale può favorire, si badi bene involontariamente e non necessariamente, un indotto criminale gestito dalla mafia russa. A Firenze, in particolare, continua la presenza di numerose donne russe di mezz'età che dormono in alberghi ordinari per non dare nell'occhio. Occorre verificare la liceità della loro permanenza in quanto potrebbero essere delle avanguardie della mafia russa per degli investimenti immobiliari. Si segnala inoltre l'attitudine di questa forma mafiosa nel controllare i night e la relativa prostituzione.
Uno dei settori in cui la mafia russa investe è quello alberghiero. E’ necessario verificare chi in questo momento acquisisce sul territorio toscano le strutture alberghiere.
In conclusione anche per il 2007 ed in prospettiva per il 2008 la Fondazione Caponnetto considera la mafia russa un'organizzazione in forte espansione che non va in alcun modo sottovalutata.
Mafia Cinese in Toscana. La mafia cinese è presente in modo significativo e stabile nella Regione Toscana. Come già accennato nel rapporto dell'anno scorso la mafia cinese è divisa in triadi, strutture orizzontali, in contatto tra loro che controllano in modo capillare tutte le attività economiche delle comunità cinesi. Sono comunque apparse anche delle bande organizzate di giovani e giovanissimi, vere e proprie gang, che per il momento non si sono opposte alle triadi ma che al contrario ne vengono utilizzati. La situazione però va tenuta sotto controllo in quanto non è detto che in futuro possa esserci una contrapposizione fra queste due forme criminali. Le triadi hanno uno spiccato senso del controllo del territorio delle varie chinatown toscane. Le attività che la mafia cinese svolge sono le più varie: lo sfruttamento dei clandestini e della manodopera, il gioco d’azzardo, la prostituzione, il narcotraffico ed il racket. Lo sfruttamento della prostituzione è aumentato in misura considerevole come lo si può desumere dall'aumento del numero delle case chiuse gestite da donne cinesi. La prostituzione cinese si è oramai ritagliata una fetta di mercato considerevole.



L'intimidazione delle triadi nei confronti, per il momento, dei propri concittadini avviene solitamente attraverso gesti eclatanti quali i sequestri di persona o le rapine accompagnate da pestaggi e violenze carnali. Si sono inoltre verificati, fatto inusuale per il nostro territorio, alcuni omicidi di donne cinesi e di un giocatore d'azzardo. Il verificarsi delle rapine rappresenta spesso il primo campanello d'allarme che deve far pensare alla presenza dell'organizzazione mafiosa sul territorio o perlomeno delle gang. In particolare in Toscana le Triadi sono presenti a Firenze, Prato, Empoli e nella zona delle concerie tra Pisa e Firenze. La presenza è comunque diffusa un po' in tutto il territorio toscano e l'autorità giudiziaria ne è ben consapevole al punto che la DDA è intervenuta più volte compiendo arresti e disarticolando la struttura di alcune triadi. Sono stati inoltre sequestrati i primi beni ai mafiosi cinesi. Si rafforza rispetto al passato la notevole capacità di riciclare il denaro sporco in modo rapido acquisendo esercizi commerciali ed immobili. Una delle attività predilette della mafia cinese è quella della contraffazione favorita dall'enorme produzione di manufatti in violazione del rispetto delle più elementari regole di diritto. La qualità dei capi cinesi risulta in aumento e probabilmente in futuro si assisterà anche al superamento in parte della contraffazione per lavorare indirettamente ed inconsapevolmente mediante triangolazioni di manodopera per i marchi famosi.
Molto probabilmente le Triadi gestiscono anche gli ospedali cinesi clandestini.

Dal rapporto DIA 1° sem. 2007:
In Toscana, le indagini sui sodalizi criminali costituiti da immigrati cinesi continuano ad essere incentrate sulle medesime tipologie delittuose, che hanno costituito oggetto delle pregresse inchieste, vale a dire il favoreggiamento e la pratica dell’immigrazione clandestina, il sequestro di persona, lo sfruttamento della mano d’opera giovanile e femminile, specie quella clandestina, la falsificazione e l’uso di documenti falsi, le risse e le lesioni personali con armi bianche, le rapine e le estorsioni, il traffico di stupefacenti nonché, in casi più isolati ed estremi, l’omicidio.
Tali tipologie delittuose, a causa di molteplici fattori, quali la visione isolazionista, la barriera linguistica, il perdurare di atteggiamenti non aperti all’integrazione nella comunità ospitante, la pratica del lavoro a cottimo nelle attività artigianali e della ricerca del guadagno a tutti i costi (congiunti, in alcuni casi, alla tendenza a ricercare risposte economiche, anche illecite, all’interno della medesima compagine etnica), denotano come la comunità cinese sia ancora una sorta di microcosmo anecogeno, nel quale è forte l’influsso di segmenti palesemente devianti. I sentimenti di diffidenza nei confronti delle istituzioni sociali provocano atteggiamenti omertosi, che favoriscono il rinnovarsi delle bande giovanili, ormai considerate vere schegge incontrollabili ed instabili sul piano organizzativo, in continuo movimento e dedite alla commissione, in forma associata, dei reati descritti. La complessiva attività investigativa svolta nell’ambito di diversi procedimenti penali ha permesso di enucleare e/o di avere conferma di alcune costanti:
- in taluni casi, i sodalizi criminali attenzionati hanno evidenziato le caratteristiche proprie dell’associazione mafiosa, quali la forza di intimidazione del sodalizio;
- l’immigrazione clandestina è collegata al fenomeno del sequestro di persona. Sovente, infatti, è stato accertato che le bande concorrenti effettuano sequestri reciproci di clandestini;
- il traffico di immigrati clandestini costituisce, di fatto, un “traffico di schiavi”, con una vera e propria attività di “compravendita” di esseri umani a fini di brutale profitto;
- il clandestino che giunge in Italia rimane strettamente assoggettato al vincolo del debito da estinguere con chi ha pagato il prezzo della sua “liberazione”, o meglio, del suo “riscatto”: ciò avviene attraverso il lavoro nelle aziende, tessili e di pelletteria, di proprietà di
connazionali, con la costrizione a subire orari di lavoro interminabili, con una retribuzione certamente inadeguata e non proporzionata alle prestazioni lavorative, in condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza praticamente inesistenti;
- rapine, furti ed estorsioni sono reati interni alla comunità, consumati da cinesi a danno di altri cinesi;
- anche lo sfruttamento della prostituzione ed il traffico di stupefacenti sono in grande maggioranza reati intraspecifici.
In conclusione anche per il 2007 ed in prospettiva per il 2008 la Fondazione Caponnetto considera la mafia cinese un'organizzazione molto forte sempre più in grado di controllare il territorio. Anch'essa non va in alcun modo sottovalutata.
Fondazione Caponnetto

scritto sul sito di Beppe Grillo
http://www.grillonews.com/

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